Che alimentatore posso usare

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Aggiornamento dicembre 2018: ho rivisto completamente l’articolo e l’ho reso un po’ più chiaro, per questo ve lo siete trovato di nuovo nei feed.

Aggiornamento di maggio 2016: informo tutti i lettori che questo è un articolo informativo su come funziona un alimentatore, dopo 150 commenti di richieste di consulenza ho deciso che non risponderò più alle richieste tecniche, se non alle condizioni indicate in calce all’articolo.

Sempre più spesso sento persone che si domandano se un certo alimentatore va bene con un qualunque dispositivo, in modo da farlo funzionare correttamente e non romperlo. Questo articolo è per chi non sa cosa scegliere e non sa cosa vogliano dire i dati di targa di un alimentatore.

Un alimentatore ha solitamente questi dati, che ne identificano le caratteristiche:

  • V Input (tensione in ingresso)
  • V output (tensione in uscita)
  • A output (corrente massima in uscita)
  • Watt (potenza massima erogabile)

Input (o ingresso)

E’ la tensione della linea elettrica al quale lo dovete attaccare. Indipendentemente dalla forma della presa a muro solitamente le tensioni sono due: 220V in corrente alternata in Europa e 110V in corrente alternata in America, informatevi bene però prima di partire, se dovete andare in Paesi “poco comuni”.

Se è scritto 110-220V 50-60Hz lo potete usare indicativamente in tutto il mondo, se è indicato solo 110V 60Hz o 220V 50Hz fate attenzione a dove lo attaccate, potreste fare danni, soprattutto se c’è scritto 110V 60Hz e lo attaccate in Europa, potrebbe fare un bel “BUM!”

Tensione in uscita

La tensione in uscita è solitamente espressa in Volt (simbolo V), questa deve corrispondere esattamente (sì, proprio uguale uguale) alla tensione che richiede il dispositivo. La cosa è semplice, se si applica una tensione superiore a quella richiesta dal dispositivo il risultato è un dispositivo guasto e una sgradevole puzza di bruciato nella stanza, se vi va male una bella esplosione. Se invece mettete un alimentatore con una tensione minore di quella richiesta il dispositivo non funzionerà o funzionerà male.

Corrente in uscita

Qui si sentono i maggiori strafalcioni. La corrente in uscita è espressa in Ampere (A) o milli Ampere (mA) dove 1A = 1000mA.

L’Ampere è la grandezza che misura l’intensità di una corrente. Possimao fare un esempio con le automobili. 220Km/h è la velocità massima dell’auto. L’auto può anche andare a molto meno, se no è necessario. Con la corrente è la stessa cosa, se sul dispositivo è indicato 10A, questa sarà la corrente massima che potrà assorbire, ma potrebbe anche assorbirne di meno, a seconda del suo funzionamento. Un motorino elettrico consumerà pochissimo se lo si fa girare a vuoto a bassa velocità e consumerà molto di più se si aumenta la velocità e/o si applica una forza che ne contrasta la rotazione.

Se il dispositivo indica un assorbimento massimo di 10 A andrà bene un alimentatore da 10 A o superiore, anche da 100A, semplicemente non li utilizzerete tutti. Se invece mettete un alimentatore che eroga meno corrente di quella richiesta dal dispositivo, questo, una volta raggiunta la corrente massima erogabile dall’alimentatore inizierà a non funzionare bene.

Potenza

Si esprime in Watt (W) ed è solitamente il prodotto tra tensione e corrente, quindi VxA. Se rispettate l’inderogabile regola che la tensione deve essere quella richiesta, vale lo stesso discorso della corrente. Se la potenza dell’alimentatore è maggiore di quella che richiede il dispositivo non ci sarà nessun problema. Se invece è minore, avrete il dispositivo che funzionerà male e l’alimentatore che si surriscalderà e rischierà di rompersi

Ultimo discorso, ma comunque di elevata importanza: la polarità.

Tutti i dispositivi solitamente sono alimentati in corrente continua, questo prevede che ci sia un cavo con la tensione e un cavo con la “massa” o “terra”, indicati solitamente rispettivamente con i simboli “+” e “-“. La polarità va rispettata, sempre. Se si inverte il dispositivo non funzionerà e/o si romperà.

Riassunto

DispositivoAlimentatore
V (tensione)X (es 12V)X (12V obbligatorio)
A (corrente)X (es 2A)X (2A max)
maggiore di X (5A max)
W (potenza)X (es 40W)X (40W)
maggior di X (50W)

Spero di aver dipanato i vostri dubbi e ricordate che mai potrò essere responsabile di dispositivi bruciati a causa di uso incorretto di alimentatori prima, dopo o durante la lettura di questo articolo.

Vuoi una consulenza dedicata per la scelta di un alimentatore? Non c’è problema, però è un servizio a pagamento, puoi andare alla pagina dedicata all’acquisto e comprare una o più ore in assistenza remota per ottenere tutto l’aiuto che ti serve

188 pensieri riguardo “Che alimentatore posso usare”

  1. Ciao ho letto l’articolo volevo chiedere un’informazione se ho un alimentatore in uscita di 19V e due dispositivi di 10V posso collegare i due dispositivi a questo alimentatore oppure c’è il rischio che brucio entrambi i dispositivi? P.S. non so nulla di elettronica per questo cerco di imparare qualche cosa 🙂

  2. Ciao! No, non funziona e rischi di bruciarli entrambi (o, se li colleghi in un certo modo uno non funzionerà). usa quindi un alimentatore da 10V per ognuno o uno solo da 10V con la corrente (A) necessaria per la somma di entrambi. In questo caso però la connessione diventa più complessa

  3. Ciao, grazie per le informazioni.
    Sarebbe possibile sostituire un alimentatore che ha un output di 6.0V e 300mA con un altro alimentatore che ha un output di 5 V e 2000mA?
    L’input è uguale per voltaggio e frequenza ma differisce in amperaggio: il primo è 100mA, il secondo 0,5A

    Grazie sin da ora per la risposta

  4. Ciao Meso! Mi spiace, ma non puoi cambiarlo perché con 1V in meno il dispositivo non funzionerà (a meno che il dispositivo da alimentare non abbia chiaramente scritto che supporta anche 5V). La regola di base è: stessa tensione [V] e uguale o maggiore corrente [A]. Ti serve un alimentatore da esatti 6V e almeno 300mA

  5. Salve a tutti.
    Vorrei parlare del mio modem che c’è scritto 15V – 0.8A (tra i V e gli A c’è un tratto continuo con sotto dei – “meno” (che significa?))
    Ho provato un alimentatore 12V – 1A e funziona…
    Ho provato un alimentatore 15 – 0.35A e sembra che funzioni!!!

  6. Il simboletto = ma con la parte sotto tratteggiata vuol dire in “continua”, quindi non alternata come al 220V di casa.
    Fa strano che con i 12V funzioni, non è che c’è scritto “max 15V”?
    Funziona con quello che fornisce solo 0,35A, ma se lo carichi con tutti i cavi di rete, la chiavetta USB, il WiFi, …, rischi di bruciare l’alimentatore, attento

  7. infatti ho scoperto che si surriscalda dopo un po’ e si riavvia 🙁
    quello da 12V funziona si vede, perché: 12V x 1A = 15V x 0.8A!

  8. Il tuo calcolo è elettricamente sbagliato, hai fatto il calcolo della potenza, con tensioni diverse. Andrà bene perché il tuo router avrà uno stabilizzatore che abbassa i 15V in qualcosa di più basso internamente, vicino ai 12V. non è comunque l’alimentatore giusto da usare

  9. Poniamo che l’alimentatore non alimenti direttamente l’apparecchio utilizzatore, ma il suo accumulatore interno Ni-MH – si tratta di un Virobi della Vileda 🙂
    I dati indicati sull’accumulatore sono 3,6V-2W.

    Siccome lo stavo buttando via in mancanza di alimentatore, ho frugato tra i vecchi alimentatori che avevo da parte, e – lo ammetto, giocando un po’ d’azzardo sulla polarità che sul Virobi non era indicata – ne ho inserito uno che aveva lo stesso tipo di attacco.

    In effetti dopo 5-10′ di carica, messo in funzione, il Virobi appariva muoversi in modo molto più arzillo, senza spegnersi dopo pochi secondi come faceva prima, con l’accumulatore al lumicino!

    Ci sono rischi ad utilizzare questa accoppiata improvvisata?

  10. Mi scuso per le informazioni frammentate, ma devo aggiungerne una in più… a questo punto, per comodità riassumo il tutto:

    1) L’apparecchio è un Virobi della Vileda alimentato mediante
    N. 3 batterie interne ricaricabili Ni MH 1,2 V – 1000 mAh

    2) Sul retro dell’apparecchio sono riportati i dati 3,6V – 2W

    3) Sul manuale dell’apparecchio sono riportati i dati di output dell’alimentatore: 6V – 250 mA

    4) L’apparecchio, con le batterie quasi del tutto scariche, si spegneva pochi secondi dopo essere stato attivato. Dopo essere stato connesso ad un alimentatore per pochi minuti sembrava funzionare regolarmente; le caratteristiche di output di questo alimentatore sono: 12 V – 1A

  11. Ciao Antonio,
    qui la faccenda si fa complicata. Come prima cosa ricorda che caricare le batterie non è come alimentare un dispositivo. Il dispositivo potresti bruciarlo, le batterie scoppiano (ed è PERICOLOSO).
    Un carica batterie, al contrario degli alimentatori, deve anche avere la corrente giusta, come da dati di targa delle batterie. Una batteria si ricarica alla sua tensione nominale (nel tuo caso 3,6V, NON di più) e con una corrente massima che non sempre è indicata sulla batteria. Al contrario dei dispositivi, se tu fornisci più corrente di quella che serve la batteria la prenderà tutta surriscaldandosi e scoppiando (esplosione e rischio di incendio).
    Quindi lo schema per la carica è: alimentatore -> carica batterie -> batterie.
    Se hai solo le batterie è un problema, devi portarlo a vedere da un tecnico accedditato dal costruttore.
    Se il circuito di ricarica ce l’hai allora devi rispettare la tensione specificata: 6V, se ne metti 12 puoi bruciare il carica batterie e/o far esplodere le batterie.
    A conti fatti, non usare il tuo carica batterie da 12V, ma usane uno da 6V con almeno 250mA.
    Spero di essermi fatto capire, se hai dubbi, rispondi qui senza problemi 🙂

  12. Salve io ho un netbook con una batteria da 3 celle con queste caratteristiche 10,8 volt 2550mAh 27wh e con un alimentatore con queste 10,8 volt 2,1A 40w, poi ho sostituito la batteria con una sempre originsle a 6 celle e queste caratteristiche 10,8 volt 5500mAh 55wh e il mio alimentatore non la carica quindi pensavo di sostituirlo con uno universale con questi dati 10,8 volt 2,1A 65W . Riesce a caricaa avendo piu watt e mantenendo gli stessi A??? Grazie anticiptamente

  13. Ciao Francesco , Ho l’alimentatore del mio modem ADSL Wi-Fi N di telecom è 15v-0.8A ma ho anche un alimentatore di un vecchio modem e questo è 15v-1,2 A posso usarlo ugualmente collegandolo al mio modem sopracitato ? Secondo te non comporterebbe nessun problema? Ti faccio presente che sotto al mo modem dove ce’ una etichetta con scritto il numero seriale il mac andress cè scritto anche la tensione e gli Amper che andrebbero utilizzati 15v-0.8A dell’alimentatore !!! Quindi l’alimentatore con 1.2A non potrei utilizzarlo ? Dammi una spiegazione per favore grazie!!!

  14. Ciao Marco, la corrente (A) indicata dall’alimentaotre è la massima fornibile, il dispositivo ne preleverà quanta gliene serve, a meno che non sia difettoso. Quindi puoi usarlo a patto che siano sempre 15V e sempre in continua o in alternata come quello originale

  15. Ciao Francesco. Io ho un apparecchio musicale (un effetto per chitarra/voce) che ha un alimentatore 9v 7VA . La casa produttrice fornisce ultimamente,come pezzo di ricambio, solo un alimentatore da 9V e 7,65Va. Da quello che ho letto,dovrebbe andare bene, perchè 7,65Va è l’erogazione MASSIMA dell’alimentatore e l’apparecchio dovrebbe richiedere massimo 7Va…Quindi mi sento relativamente tranquillo a prendere quel ricambio,però un mio amico mi ha fatto notare una cosa. Se prendo il ricambio da 7,65 Va,è possibile che arrivi un picco di corrente tale da bruciarmi l’apparecchio?
    Dato che quello da 7Va non si trova,non so come risolvere il problema…Fammi sapere. Grazie.

  16. Ciao Silvio,
    il “picco di corrente” non può essere generato dall’alimentatore che eroga solo quello che gli viene chiesto. Inoltre è una definizione un po’ bislacca (perdonami il termine), se arriva troppa corrente per il circuito è perché questo si è già rotto ed è andato in corto circuito, lì bruceresti anche l’alimentatore, se non è ben progettato.

  17. Capito…La mia definizione era gisto per dare l’idea. Quindi mi confermi che posso prendere l’alimentatore da 7,65VA (830 mA) come pezzo di ricambio?

  18. Perfetto,grazie…PS: Quindi non importa di quanto sia più alto l’Amperaggio o il VoltAmperaggio…L’importante è che siano Maggiori o uguali a quello precedente,giusto?

  19. Ciao Francesco, ho un alimentatore per notebook con 18,5 V di output e 90 W che è stato sostituito da un alimentatore “universale” che però pur avendo i 90W non ha un voltaggio di output esattamente uguale a 18,5 come l’originale, ma ha le 3 seguenti possibilità:
    15V
    16V
    19,5V
    Con 15 funziona ma è lentissima, con 16 funziona meglio e con 19,5 non ho ancora provato perché ho paura che si brucci il computer. C’è questo rischio?

  20. Silvio, hai espresso correttamente il concetto: Stessa tensione (V) e corrente (A) uguale o maggiore!

    Orazio. mi spiace, ma il generico che hai preso non va bene per il tuo PC, la tensione (V) deve essere la stessa di quello originale, con meno non va e con più rischi di fare danni. Devi prenderne uno che abbia 18,5V e almeno 90W

  21. Ciao, complimenti per l’articolo. Un’ottima guida.
    Ti vorrei sottoporre il mio problema, sicuramente puoi aiutarmi.
    Ho un Tv/Monitor LCD (del 2003) della Samsung. In corrispondenza degli attacchi “power” ci sono 2 porte da 14V, una IN ed una OUT (perchè un TV abbia una porta di uscita power a 14 V mi è oscuro). La IN riporta le seguenti caratteristiche: 14V 3,5A. Mentre in corrispondenza della OUT c’è scritto 14V 0,3A.
    Ora: io pensavo di dover aver bisogno di un alimentatore di 14V 3,5A (almeno) per una potenza di (almeno) 49W (14Vx3,5A) ma nelle caratteristiche principali (etichetta con numero di serie e altri dati) c’è scritto 14V 53W (senza riportare gli A).
    Posso comunque comprare un alimentatore da 49W? probabilmente i 4W di differenza (che poi sarebbero 14Vx0,3A) servono solo in caso io voglia usare anche la OUT (non so per cosa)? spero di essere stato chiaro. Grazie

  22. Ciao Francesco, hai detto tutto bene, quello da 49W dovrebbe bastare senza problemi. Credo che l’uscita esterna sia per alimentare qualcosa della stessa marca, tipo casse amplificate

  23. Complimenti Francesco per l’ottima spiegazione!!!
    Forse riesco a capirci qualcosa anche io!!

    Allora, la varieta’delle domande sembra infinita ed anche io voglio aggiungere il mio granello. Ho una telecamera IP che voglio mettere in giardino e l’alimentatore originale proprio non mi serve perche troppo vulnerabile all’acqua. Voglio quindi sostituirlo. caratteristiche dell’originale: Output 12V 1A. Ho trovato una soluzione particolarmente interessante a 12V 2A. Comprendo dalla tua spiegazione che il 2A non e’un problema ma prima di giocarmi la telecamera ho bisogno di un riscontro da parte di un esperto.

    Grazie mille.

  24. Ciao Fabrizio, scusa il ritardo (maledette notifiche che non mi arrivano, devo risolvere ‘sta cosa), la tua supposizione è corretta, un alimentatore da 2A risptto al vecchio 1A non pregiudica la funzionalità della telecamera

  25. ciao, qualche giorno fa mi si è rotto l’alimentatore..non sapendo nulla riguardo l’argomento volevo chiedere qualche informazione. ho un asus x52j con 19 V, 3.95 A e 75 W. l alimentatore che mi si è rotto ha le stesse caratteristiche ed è della delta electronics. su amazon ho trovato una batteria della laptop power con 19 V, 4.74 A e 90 W a 30 euro. volevo sapere se l’alimentatore puo andar bene con il mio portatile, se la marca è buona e se il rapporto qualità/prezzo per la marca di questo alimentatore è buono. mi scuso per tutti i dettagli ma vorrei essere sicuro prima di acquistare! grazie 🙂

  26. Ciao Luca, ti rispondo per la parte tecnica (non ne so molto di marche o prezzi), quello h hai visto va bene, a patto che abbia il connettore che calzi con il tuo portatile, dovrebbe essere scritto nelle specifiche

  27. ne ho trovato anche un altro non originale con le stesse caratteristiche solo che ho paura che possa scoppiare o causare danni al computer..cosa mi consiglieresti? spendere un po di piu e prenderlo originale oppure anche non essendo originale non cambia nulla? secondo te puo causare problemi quello non originale? scusa ste domande non proprio tecniche ma sicuramente avrai piu esperienza di me e potresti aiutarmi 🙂

  28. ciao!
    domanda: vorrei installare sul mio camper una plafoniera bellissima a led ma sul retro della stessa l’etichetta segnala 14v..ahime il camper fornisce 12v e non riesco proprio a capire come posso risolvere l’enigma. Ammetto che la plafoniera è probabilmente stata studiata per un impianto casalingo con un normale trasformatore output 220..ma a quel punto dovrei arrivare a 220v per poi tornare a 12v?..
    Grazieee!!

  29. Ho un dubbio: una batteria esterna x iphone con input da 1A max, a paritá di voltaggio, può essere ricaricata col caricatore dell’iPhone che ha un output di 2,5A?
    Ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta.

  30. Luca,
    sicuramente gli alimentatori originali sono fatti per il PC che alimentano, quelli generici sono appunto generici e di fattura più economica (sopratutto come stabilità della tensione. Ho avuto colleghi che rotto il loro se ne sono presi uno generico e non hanno mai avuto problemi (sempre valida al cosa che se lo compri e si brucia qualcosa non sono responsabile, ok?)

    Cesare,
    Alzare la tensione è sempre un enorme spreco di energia (idem fare il passaggio 12Vcc- 220Vac – 14Vcc), non riesci a fartela cambiare con una da 12V?

    Ignazio,
    sì, va benissimo, la batteria chiederà solo 1A (attento a non confondere gli A di output con quello di ricarica)

  31. con un carica batteria hw-050200e3w posso caricare un s4, scusa per il disturbo.

  32. Scusami ancora secondo te caricare con un power bank da 10000A può danneggiare la batteria di un s4?

  33. Ciao Leonardo, non conosco le sigle degli alimentatori, ma tutti i nuovi smartphone si caricano a 5V, quindi un qualunque alimentatore da 5V (ed almeno 1A). Stesso discorso per il power bank, ormai sono tutti da 5V (ma tu verifica), i 10.000mAh sono la quantità di carica massima che può tenere, se la batteria del tuo telefono è da 3.300mAh quel power bank lo caricherà completamente 3 volte, senza alcun rischio per la tua batteria

  34. Buonasera ,devo collegare due giradischi americani in cui c’è scritto
    ” AC~ , 120V , 14W , 60 HZ ”
    io vorrei collegarli ad convertitore che riporta ” input : 220/240 AC , output :110 /120 AC 50/60 hz ” in tale convertitore vi è solo una presa da poter inserire quindi ho acquistato una multipresa con la presa classica a 3 punte e l’ho inserita nel converitore attraverso un adattatore , mi chiedo se facendo questo giro rischio di far danno o bruciare gli strumenti. .

  35. Ciao Bivo, le multi prese sono fatte in modo da riportare tesione e corrente esattamente come questa arriva (se non le apri e le modifichi) pertanto non dovrebbe succederti nulla, verifica solo che l’adattatore sia fatto bene e sia a norma

  36. Ciao Francesco,
    non mi è chiara una cosa: se l’amperaggio dell’alimentatore deve essere uguale o maggiore di quello del dispositivo, com’è che un power bank con amperaggio in entrata di 1,5 A (5 V) è predisposto per essere ricaricato via USB del computer a 0,5 A? Per i caricatori vale un discorso diverso rispetto agli alimentatori? Te lo chiedo perché devo capire se posso ricaricare senza problemi il mio nuovo power bank (5 V – 1,5 A) con l’alimentatore a muro del Nexus 5 (5 V – 1,2 A) oppure se ne devo acquistare uno nuovo con almeno 1,5 A.
    Grazie.

  37. Ciao Ivo,
    il power bank è sensibilmente diverso da un dispositivo che utilizza la corrente per funzionare. Un raspberry Pi, ad esempio, ha bisogno di circa 0,5A a 12V per funzionare correttamente, se gliene dai di meno lui si spegne, si riavvia, insomma non funziona.

    Un accumulatore ha bisogno di 2A per ricaricarsi, se l’alimentatore è da 2A il tempo di ricarica sarà quello previsto, se l’alimentatore dà più di 2A l’accumulatore ne prenderà solo 2 (se è progettato in modo corretto), ma se tu gli dai 1A lui semplicemente si caricherà nel doppio del tempo.

    Puoi ricaricarlo con l’alimentatore del telefono, ma il tempo per la ricarica sarà più lungo

  38. Ciao Francesco devo alimentare un amplificatore audio originariamente a 230 v che vorrei modificare a 12 v alimentazione a batteria .siccome il circuito audio funziona a 18 v devo aggiungerci un convertitore dc dc l amplificatore ha una potenza di 2x 50 watt mi sapresti indicare gli ampere impiegati a 12 v ? Grazie

  39. Ciao Davide,
    mi dispiace, ma non sono in grado di risponderti (e andiamo anche un po’ fuori tema). Un amplificatore non ha solo la potenza consumata a pieno volume (100W), ma ha anche la dissipazione del circuito stesso (che non è da trascurare, se noti quando scalda) e la dispersione nel convertitore 12-18Vcc.
    Se scopri quanto assorbe a 18V scopri quanto consuma in Watt usando la formula W=VxA, poi ti puoi fare un banale conto per sapere quanto potrebbe servirti a 12V, aggiungi un po’ per la dissipazione del convertitore e dovresti essere a posto

  40. Ciao Francesco, scusa il disturbo ma ho un dubbio che devo risolvere!! Ho comprato uno cassa, speaker bluetooth Logitech X300. Devo capire con cosa caricarlo…il dispositivo X300 genera 5 watt di potenza…quindi il caricabatteria da parete che devo comprare sarà da 5 watt? E poi 5 watt A1 o A2? Non ci capisco nulla!!! Grazie in anticipo!

  41. Ciao Nicholas,
    leggo dalle specifiche della cassa che si ricarica da USB, quindi basta un qualunque alimentatore 5V come quelli dei cellulari (lo standard credo sia 1A)

  42. Ri-ciao Stefano,
    ti chiedo ancora una cosa.
    Devo acquistare un set di 10 batterie ricaricabili Ni-cd SC 1,2 V 1200 mAh per rigenerare il pacco batteria esausto di un trapano avvitatore (andranno poi collegate in serie). Su eBay, però, trovo solo batterie da 1800 o 2000mAh. Vero che la cosa non dovrebbe creare problemi? (In fase di ricarica, con il caricatore predisposto per ricaricare un pacco da 12V e 1200 mAh, la ricarica di un pacco da 12V e 2000mAh sarebbe solo più lunga e comunque completa, giusto? E per l’utilizzo del pacco batteria con l’avvitatore, il motorino assorbirebbe solo l’amperaggio che gli serve senza danneggiarsi, dico bene?)
    Grazie.

  43. Ciao Ivo,
    a parità di corrente del caricatore, con batterie più capienti ci metti più tempo a caricarle (se 1h per caricare 1200mAh, avrai 2h per caricare 2400mAh ad esempio). Occhio solo alla corrente di carica massima supportata dalle batterie, se non sono protette rischi di surriscaldarle.
    idem per il motore. Se hai una matteria da 1200mAh e il motore assorbe 600mA le batterie dureranno 2h continuative, se le batterie sono da 2400mAh la durata continuativa raddoppierà.

  44. Ciao Francesco.
    Devo caricare una batteria. Il suo alimentatore originale da auto (rotto) riporta questi dati:
    INPUT : DC 12 – 24V
    OUTPUT : DC 4.2V +o- 5%
    Max : 500mA
    Charge time : 3-5 h
    In un mercatino ho trovato un alimentatore da parete con queste sigle:
    PRI : 230V ~ 50hz
    SEC : 4.5V … 600mA
    Se uso quest’ultimo vado a fare dei danni?
    Scusa la totale ignoranza.
    Grazie.

  45. Ciao Carnine,
    il rischio di fare dei danni, anche se minimo, c’è, perché la tensione 4,5 è maggiore di 4,2 del vecchio alimentatore (anche se aveva una tolleranza di 5%), io consiglio di cercarne uno con 4,2V nominali

  46. Avrei preferito che mi dicessi che andava bene al 100%. :)) pazienza.
    Grazie mille.

  47. salve,
    vorrei un informazione…sto acquistando un cellulare che supporta 2 tipi di alimentatore :
    -5.2V _ 1.35A
    -9V _2A
    mi sembra strana tutta questa differenza, ma è così, vorei sapere se è possibile utilizzare per la ricarica una normale powerbank da 5V???
    grazie

  48. Ciao Nino,
    sicuro di aver inteso correttamente le informazioni? Ormai tutti i cellulari (quasi, viste le tue informazioni) si ricaricano a 5V 1A. Che tipo di connettore hai?

  49. Ciao,
    I connettori sono dei comuni USB,
    Ma secondo il modello più o meno costoso cambia l’alimentatore:
    5.2V-1.35A Carica normale
    9V-2A carica rapida
    Ma si possono usare entrambi,
    Cmq penso che supporti i 5V se no non potrebbe essere collegato a qualsiasi USB del pc.
    In ogni caso altri interessati al telefonino mi hanno detto che il circuito interno regola la tensione.

  50. Ciao francesco,
    come carmine anch’io devo caricare una batteria solo che nel mio caso gli output sono invertiti.
    1)Il suo alimentatore originale:
    OUTPUT 20V—4.25A
    2)L’altro alimentatore:
    Output 16.5-18.5V—4.6A

    Volevo chiederti se secondo te posso usare lo stesso il secondo alimentatore dato che l’output è inferiore.

    Grazie

  51. ciao Francesco grazie per i tuoi suggerimenti,ho un problema,dovrei alimentare un raspberry da 5v e un lcd collegato ad esso da 12v,secondo te c’e’ una soluzione per collegarli entrambi utilizzando una sola batteria ricaricabile.
    sempre se possibile mi piacerebbe utilizzarli entrambi anche quando la batteria è sotto carica.
    grazie
    gabriele

  52. Ciao Gabriele,
    se sai lavorare con l’elettronica sì, ma il circuito è un po’ complesso. Le batterie normalmente funzionano senza problemi se le sfrutti mentre le ricarichi, se fai caso ogni dispositivo può essere acceso durante la ricarica, quindi non è un problema. Solo la ricarica avverrà più lentamente.
    Per quel che riguarda le uscite devi lavorare con l’elettronica. Se hai la batteria da 12V puoi prendere questa tensione per alimentare il display e poi ti puoi cercare uno schema che utilizzi il 7805 per abbassare i 12V a 5V per alimentare il raspberry. Attenzione a non superare la corrente massima che può erogare la batteria e fatti i tuoi conti per avere una capacità adeguata. Buon Lavoro!

  53. Ciao Francesco, io ho una radio cb da 10A e voglio acquistare un alimentatore, però visto che ho altri accessori voglio prendere un 50A il cb usa corrente stabilizzata perciò prenderò un alimentatore stabilizzato da entrata 220v uscita 12v l’unica cosa che gli alimentatori stabilizzati quelli da casa da 50a costano troppo, ho visto che ci sono quelli che si mettono negli impianti di illuminazione led e antifurti che sono sempre stabilizzati e sono switching che costano molto meno. Secondo te posso usare quelli? mi danno problemi sull’apparecchio? Grazie

  54. Ciao Daniele,
    concordo con te che gli alimentatori switching siano molto più economici, oltre che piccoli ed efficienti. Il problema è che non tutti i dispositivi potrebbero gradire questo tipo di alimentazione (è un caso raro, ma potrebbe essere), quindi ti consiglio di informarti nel dettaglio cosa chiede il tuo CB dal fornitore o su qualche forum di supporto

  55. Ciao Francesco,
    devo sostituire l’alimentatore di un apparecchio medico.
    Si tratta di un motorino elettrico che oltre a girare vibra ed oscilla.
    I dati di INPUT sono 18V DC 9VA
    anche se l’ho smontato e dentro ho trovato un battery pack composto da 10 batterie AAA “Nickel Metal Hydride” (immagino quindi siano 1,2Vx10=12V)

    Parte della corrente servirà a far funzionare l’apparecchio e parte a caricare la batteria tampone.

    Il vecchio alimentatore riporta 18V DC 1,67A è costa 250€

    Avendo qualche conoscenza base ho pensato di sostituirlo con uno generico per i PC.

    Pensi che vada bene questo della TRUST c he riporta i seguenti dati, 18V DC 3.5A? (costo 20€)

    L’unico problema potrebbero essere le batterie che si caricano troppo velocemente oppure la stabilità del voltaggio, giusto?
    O posso stare tranquillo al 100?

  56. Ciao Silvio,
    come dici tu alla fine il problema potrebbe essere nella qualità del segnale in uscita (non nelle batterie che avranno certamente il loro sistema di ricarica con corrente controllata). Un alimentatore che costa meno è meno pregiato, solitamente. Ma un pezzo di ricambio di un dispositivo molto costoso ha un ricarico altissimo.
    la questione non è semplice e non hai la certezza della tranquillità al 100%. Se il Trust non ha l’uscita perfettamente piatta, alla lunga potresti danneggiare il dispositivo, ma non è detto. Insomma, è una questione di fiducia.
    Se l’apparecchio medicale costa poco più dell’alimentatore io proverei a prendere il Trust, se è molto molto più caro, prenderei quello originale, per estrema sicurezza.
    Se hai un amico con un oscilloscopio potresti provare con il Trust se la forma d’onda è perfettamente piatta e quindi fidarti.
    Mi spiace averti messo più dubbi, ma non vorrei poi che tu abbia problemi con un dispositivo molto costoso

  57. Ciao Francesco,vorrei un’informazione per favore.
    Ho comprato una batteria da 1A di input.
    Ora mi sta per arrivare anche un alimentatore da 2.1A di output.
    Mi è venuto il dubbio se è un problema caricare la batteria con un alimentatore con maggiore corrente.
    Da quel che ho capito dall’articolo non è un problema ma vorrei un ulteriore conferma.
    “Se il dispositivo indica 10 A andrà bene un alimentatore da 10 A o superiore, anche da 100A, semplicemente non li utilizzerete tutti.”
    Quindi la corrente che non utilizzo è come se la butto via? cioè la pago inutilmente?
    Grazie in anticipo della risposta.

  58. Ciao Dario,
    come ho scritto da qualche parte (mi pare) per le batterie è un po’ diverso.
    La corrente massima di carica della batteria è quello che il carica batteria deve fornire, se se può fornire di più rovinerai la batteria.
    Mi spiego con uno “schema”. se tu devi alimentare un circuito lo schema è:
    ** Alimentatore ==> circuito **
    il circuito assorbe quel che gli serve, il resto non viene erogato e l’alimentatore, se un po’ più grande, scalderà di meno

    Se devi caricare una batteria avrai
    ** Alimentatote ==> regolatore/caricabatteria ==> batteria **
    perché la batteri accetta tutta la corrente che arriva, ma se è più del suo valore nominale scalda e rischia di scoppiare, quindi a monte ci va un circuito che le fornisce solo il massimo sopportato

    Nel tuo caso serve un carica batteria che fornisca al massimo 1A e che si fermi a batteria carica, per questo è un dispositivo un po’ più complesso di un normale alimantatore

  59. Ok grazie mille cosi mi hai evitato di sciupare la batteria appena acquistata.
    E se invece usassi un caricabatterie da 0,55A ovvero la metà,danneggerebbe la batteria o solamente ci metterebbe di più a caricarsi?

  60. Ciao Dario,
    ci metterebbe di più senza danneggiarla, ma non sapresti quando questa è carica per interrompere la fornitura di corrente, potresti quindi rovinarla o farla scoppiare (con le batterie non si scherza). A te serve un caricabatterie, non un alimentatore

  61. Nelle istruzioni c’è scritto che la batteria interrompe automaticamente la carica quando rileva che è completamente carica.Quindi non c’è il rischio di sovraccarivo e posso usare un caricabatterie da 0.55A?

  62. Allora sei a cavallo, prendi quello da 0,55A, ci metterà un po’ di più ma andrà bene. (ricorda che se si rompe qualcosa, scoppia, va a fuoco la casa o arrivano gli alieni, non è colpa mia, ok?)

  63. Salve Francesco.
    Devo sostituire un alimentatore tv con le seguenti caratteristiche: Output: 19V 2.1A (e di conseguenza una potenza di 40W circ.) Questi tipi sono difficili da trovare così mi hanno consigliato di prenderne uno con uscite variabili (dai 3 ai 24V compresa uscita di 19V) solo che ha una potenza di 96W (quindi la corrente di uscita sarebbe di circa 5.05A).
    Sostituendolo con uno di questo tipo rischio di danneggiare il televisore??
    Ti ringrazio anticipatamente e buona giornata

  64. Ciao Piero,
    se la tensione da 19V è stabile ed è giusta (l’alimentatore deve essere di buona qualità) va bene anche se la corrente è maggiore di quella che serve al televisore

  65. Ciao Francesco! Ho acquistato un Pawer Bank Xiaomi (originale!) da 16000 mha! Non avendo un caricabatterie da 2mha, ne ho acquistato uno da (meaculpa!!) “poco”, ma non va’! Poi mi sono chiesto…ma avendo in casa vari caricabatterie da rete da 1mha, si puo’ caricare la Pawer Bank con due caricabatterie da rete avendo a disposizione pure nel cassetto in casa un cavetto a tre usb? Ho guardato in internet ma non ho trovato nulla a riguardo!

  66. Ciao Paolo, cerco di essere sintetico: no, non puoi “mettere insieme” più alimentatori. Devi compare quello con la giusta tensione e la corrente necessaria (attento: mAh è la capacità della batteria. A è quanto può fornire un alimentatore)

  67. Ciao Francesco!
    Ho acquistato uno smartphone asus il cui caricabatteria ha in output: 5.2V 1.35A e vorrei prenderne uno più performante, che si avvicina a 2A ma hanno quasi tutti un voltaggio di 5V.
    La mia domanda è: si rovina uno smartphone predisposto ad essere caricato a 5.2V, se lo carico a 5V e viceversa?
    Grazie in anticipo per la risposta.

    Saluti

    Mattia

  68. Ciao Mattia,
    Se Asus ha messo nella scatola quello, significa che è quello che va bene, evita di comprarne altri che potrebbero non produrre alcun effetto, se va bene, oppure potrebbero scaldare o far gonfiare la batteria.

  69. Non trovo più l’alimentatore di una piccola telecamera che era alimentata con 5 volt, posso usare un normale alimentatore da 5 volt e 2500 ma?

  70. Grazie per la risposta, il connettore ė un mini jack, il mio timore era legato al fatto che solitamente i caricabatterie erogano corrente in base alla batteria e poi smettono temevo che un normale alimentatore avesse un comportamento diverso.

  71. salve ottima guida, finalmente una spiegazione chiara.Mi puo aiutare in un dubbio.Ho perso un alimentatore di un apparecchio che richiede 12vdc 200mA.Ho trovato un altro alimentatore che ha queste specifiche: INPUT 220-230V 50hz 0.2A OUTPUT 12V 1.0A.
    Secondo la sua spiegazione dovrebbe andare bene, perche anche se eroga piu ampere, l apparecchio utilizzera solo i 200ma di cui necessita, giusto?

  72. Ciao Francesco,
    prima di tutto volevo ringraziarti per le risposte che dai a tuti noi.
    Sto perogettando un arcade portatile con raspberri.
    Ti volevo chiedere che tipo di batteria ricaricabile consigli per alimentare contemporaneamente il raspberry da 5v e un monitor da 12v? Mi consiglieresti le caratteristiche che dovrebbe avere il batteri pack (Voltaggio e amperaggio) nonchè il regolatore di tensione?
    Grazie.-

  73. Ciao Emanuele,
    complessa la domanda, vediamo di capire e trovare la soluzione per te.
    Sul mercato tutti i battery pack sono da 5V con presa USB, quindi non è quello che fa per te a meno che tu non trovi un monitor da 5V.
    In alternativa ti devi prendere una batteria da 12V tipo quella degli antifurti, con quella alimenti il monitor e poi con un 7805 e circuito adeguato per fornire 2A lo attacchi al raspberry. Non è così semplice, devi mettere mano al saldatore e soprattutto la batteria pesa parecchio, il concetto di portabilità potrebbe andare a farsi benedire.
    Non escludo che ci siano fornitori di batterie che te ne possano dare una con entrambe le uscite, il mondo è pieno di persone che fanno cose per nicchie di mercato e non solo per il mainstream.
    Potresti anche fare un convertitore dc/dc da 5 a 12V per usare un battery pack commerciale, ma devi capire quanta energia dissipi qper questo e se il battery pack ce la fa a fornire la corrente che ti serve.
    Per il calcolo è presto fatto:
    Capacità della batteria in Ah / consumo di tutto in A = tempo di durata della batteria
    Ricorda che devi convertire le correnti delle conversioni 12V/5V e pensare alle relative dispersioni; se il Raspberry consuma 1A a 5V e tu hai la batteria da 12, l’assorbimento sulla batteria sarà meno di 1A (basta fare la proporzione), viceversa se hai la batteria da 5V e converti a 12. Ricorda che la batteria ha capacità espressa in Ah, ma ha la corrente massima erogabile espressa in A, devi fare un po’ di conti con i dati di tarda del monitor e su quanto pensi possa consumare il raspberry

  74. Ah, i cinesi! 😀
    Il Raspberry consuma circa 1A a 5V, quindi ne assorbe, tra dispersioni e conversione, circa 0,5A dalla batteria a 12V. Se il monitor sta in 1A sei a posto direi. 1,5A su una batteria da 6800mAh hai circa 4 ore e mezza di gioco, non male.

    (occhio alle LiPo, sono batterie non troppo stabili)

  75. Scusate io ho uno speaker Bluetooth senza alimentatore solo col cavo usb con input 5v +- 0,5. E 520 mah io potrei caricarla con l’ailmentatore del cellulare che fa 5 v e 0,85 A?

  76. Ciao Francesco , ho caricato una batteria 18v 3A 54w con un caricatore che ha al secondario 7,2-18v 1,5A e 40w e si è fuso un componente del caricatore (sembra un condensatore) è normale o c’è stato qualche problema e sostituendo il pezzo bruciato tutto si sistema?

  77. Ciao Lello,
    bella domanda, potrebbe essere l’alimentatore, un componente difettoso, un problema di sovracorrente, ti conviene andare al negozio dove hai preso il carica batterie e farlo verificare

  78. ciao francesco
    avrei un quesito da sottoporti, sto costruendo un essiccatore per peperoncini -frutta, usando come sistema di circolazione dell’aria due ventole di vecchi pc (12V dc)
    ho recuperato dalla cantina un vecchio alimentatore di un modem 56k con uscita 12v… faccio le cablature provo e funziona tutto..
    ora mi sorge un dubbio…l’alimentaotre del modem..in uscita fornisce corrente alterna o continua? le ventole vanno, funzionerebbero se fosse alterna? rischio qualcosa? grazie

  79. Ciao Matteo,
    La tensione in uscita di un alimentatore è indicata sullo stesso. 12Vdc = continua – 12Vac = alternata (oppure 12V= e 12V con una sinusoide).
    Se metti una tensione alternata il dispositivo in continua non funziona, se funziona sei già a posto

  80. ottimo grazie allora, evidentemente il trasformatore del modem oltre a portarla da 220 a 12, la raddrizza da alterna a diretta, perchè altre sigle sulla targa non ce ne erano, e le ventole accoppiate in parallelo funzionano entrambe quando le collego alla rete di casa
    grazie

  81. Buongiorno, vorrei collegare un telecamera ip direttamente alla corrente senza il suo alimentatore in dotazione, la telecamera ha questo alimentatore Input 100-240V -50/60 Hz 0.2A. Output 5V 1.2.A grazie

  82. Ciao, dalle tue utili informazioni mi sembra di capire che importante è avere uguale numero di V, 12 e +12 si considerano uguali o diversi?
    nello specifico alimentatore precedente (modem netgear) aveva queste caratteristiche:
    Pri. 230V – 50hz 135mA Sec. 12V linea con sotto 3 trattini 1A 12VA
    il potenziale sostituto (recuperato da vecchio scanner) avrebbe:
    Input 200-240V – 50hz 0.4A Output +12V linea con sotto 3 trattini 1.25A
    grazie in anticipo per l’aiuto

  83. Sto cercando un alimentatore adatto ad un televisore monitor da 20″ (l’alimentatore che usavo surriscaldava). Le specifiche indicate sul retro dell’apparecchio sono : power 100-240volts, 50Hz/60Hz, 80W. Quale acquistare? Mille grazie, Laura

  84. Ciao Laura,
    per capire cosa ti serve sono necessari i dati della parte in continua, 12, 16, 18V e corrente relativa. Ti consiglio di andare a chiedere al produttore del televisore in un negozio specializzato, portandoglielo.

  85. salve!ho un dondolo elettrico per mio figlio che per funzionare ha bisogno di 4 batterie C da 1,5 se volessi farlo funzionare con un alimentatore che tipo devo mettere?

  86. Ciao Alessandro,
    per la tensione devi capire se le batterie sono in serie (il polo positivo e collegato al polo negativo della batteria successiva e così via) o in parallelo (tutti i poli positivi sono collegati insieme e tutti quelli negativi anche. Nel primo caso la tensione è 1,5×4 = 6V, nel secondo è 1,5V, l’uso più comune è il primo, ma non si sa mai.
    Il problema è capire quanti Ampere deve erogare l’alimentatore, se fosse scritto sul dispositivo sarebbe tutto facile, visto che non è scritto si deve andare a tentativi e in questo caso è bene stare “larghi”. Una batteria C ricaricabile ha una capacità media di 2500mAh, suppongo che il dispositivo con le 4 batterie stia almeno un’ora continuativa acceso, quindi metterei un 6V 3A nel primo caso o un 1.5V 10A nel secondo. E’ davvero facile che sia il primo. Portarlo in un negozio di elettronica sicuramente ti semplifica la scelta 😉

  87. Salve,
    ho una fotocamera con batteria ricaricabile ma purtoppo non ho il caricatore, nello sportello della batteria c’è scritto DC9V 3A.

    Invece sopra la batteria c’è scritto 7.4V 580mAh 4.29Wh
    Posso comprare un banale alimentatore con Voltaggio regolabile ed ovviamente regolarlo a 9V per ricaricare la batteria?

  88. Ciao Stefano,
    come già detto in qualche commento precedente, un alimentatore NON è anche un carica batterie. Il processo di carica ha requisiti diversi, la corrente deve essere gestita dal dispositivo. Se ti manca il carica batterie non comprare un alimentatore, ma un carica batterie, se è quello della marca della macchina fotografica è meglio (anche se è più caro).
    Ricordo sempre che a “giocare” in modo sbagliato con le batterie c’è rischio di farsi male (incendio, esplosione)

  89. Ho comprato un dispositivo che richiede un alimentatore A1 ma nella confezione era presente soltanto il cavo USB microUSB, quindi ho usato l’alimentatore del cellulare ma adesso il dispositivo non funziona. Detto ciò volevo sapere, il “danno” é riparabile acquistando l’alimentatore A1?

  90. Ciao Riccardo,
    non so cosa voglia dire A1, ti riferivi a 1 Amprere?
    Se il cavo è microUSB vuole una 5V, se anche il cellulare ha la microUSB non dovresti averlo rotto, verifica solo che il carica batterie del telefono non sia da 500mA (lo vedi scritto sul carica batterie stesso)

  91. Grazie della risposta comunque l’alimentatore del cellulare è 750 mA il nuovo dispositivo ne richiede 1000

  92. Buonasera Francesco,
    posseggo un orologio da parete che funziona con una batteria di tipo C 1,5. Purtroppo, probabilmente perché il meccanismo al quarzo è sottodimensionato rispetto alla grandezza dell’orologio (lancette molto grandi), la pila dura molto poco (circa una settimana). Volendolo alimentare elettricamente potrebbe andare bene un comune alimentatore a voltaggio variabile (1,5V –> 12V) da 1A? Grazie mille per la risposta.

  93. Ciao Mario,
    l’alimentatore va bene, assicurati che sia di buona qualità è che l’impostazione 1.5V sia davvero 1.5V e non qualcosa in più. La Corrente di 1A andrà certamente bene

  94. Salve,Francesco.
    Ecco il mio problema: Io vorrei semplicemente caricare ad una velocità anche solo leggermente maggiore imiei dispositivi quali Smartphon ma soprattutto il mio Tablet Asus MemoPad (K01E). Purtroppo non sono compatibili con le varie Tecnologie Quick Charge o AiEnergy e Co.

    Vorrei delucidazioni sul caricabatterie da usare: Ad esempio:

    Caricabatterie da 5V / 2A
    2000mAh – Alta tensione di uscita per caricamento veloce.
    Adattatore UE: ingresso: 100 ~ 240V / 0.5 A; produzione: 5V / 2A

    Cosa significa la dicitura “produzione”? (Traduzione errata forse)
    Perchè l’ingresso è 0.5 A? Cosa vuol dire? Il cavo e l’adattatore per funzionare bene devono avere valori di amperaggio e/o V uguali?

    Grazie

  95. Ciao Vanessa,
    come prima cosa: NO, non puoi caricare più velocemente le batterie, la corrente di carica è limitata dal circuito interno, perché se non si rispettano i limiti imposti dal fabbricante delle batterie queste potrebbero esplodere. Se compri un carica batterie da 10A e il dispositivo è fatto per ricaricare a 1A caricherai sempre e solo a 1A, se attacchi direttamente la batteria al carica batterie senza passare dal circuito di ricarica ti leggeremo sui giornali perché ti è andata a fuoco la casa.

    Hai preso un prodotto con una traduzione fatta male, l’ingresso e 100-220V quindi va bene in tutto il mondo, per la Legge di Ohm (cerco di farla breve) più è alta la tensione (V) più è bassa la corrente (A) per avere la stessa potenza, quindi entra meno corrente a 220V ed esce più corrente per 5V. produzione sta per uscita.

  96. Innanzitutto grazie infinite per le celere e dettagliata risposta!
    Ancora non ho acquistato il caricabatterie di cui sopra. Volevo semplicemente chiarimenti su cose anche piuttosto banali da come si è potuto dedurre… Ma a parte ciò, avrei altre domande da porre:
    – Sulle specifiche tecniche leggo “Capacità batteria al litio: 19 watt_hours” (a cosa corrispondono questi WH?)
    – La batteria è di circa 5000 mA-h. Se provo a monitorare gli Ampere durante la carica, essi rimangono sempre fra i 300 e i 600 mAh… Raramente aumentano.
    Ho provato a fare ciò con un caricabatterie Samsung 5V – 2.0 A e un cavo della ASUS (lo stesso che era in dotazione con il tablet) Da cosa dipende quindi questo “Amperaggio così basso durante la ricarica?
    – Come faccio a riconoscere un cavo buono (e quindi più potente ma soprattutto affidabile) che si adatti bene a caratteristiche simili all’adattatore Samsung sopra menzionato?

    Chiedo perdono per tutte queste domande, ma finalmente ho trovato una persona che sa il fatto suo!
    Grazie in anticipo
    Vanessa

  97. Ciao Vanessa,
    Qui trovi la spiegazione dei Wh, se il circuito di ricarica chiede 300-600mA per la ricarica vuol dire che è progettato per funzionare così, non ci sono altre spiegazioni. La batteria da 5000mAh si scaricherà in 5000/corrente_assorbita ore (5000/600 = 8,3h), l’alimentatore da 2A eroga fino a 2A, quidni si sono tenuti larghi nella costruzione e progettazione. Per il cavo, purtroppo, non ci sono regole universali, stai alla larga dalle cinesate e compra cavi di marca, non c’è altro da dire, non ho idea delle marche migliori.
    Grazie per il complimento! 🙂

  98. Grazie mille, cordiale e disponibile!
    Starò alla larga sicuramente da tutto ciò che non è di marca. .. anche perché se si dovesse testare TUTTO ci sarebbe da impazzire o addirittura da rovinare qualche apparecchio elettronico per colpa di qualche cavo spacciato per chissà cosa!
    Saluti!

  99. Francesco intanto ti ringrazio per questo articolo e per la tua disponibilità. Volevo chiederti questo: ho una ipcam che ha smesso di funzionare. L’alimentatore ha il led acceso ma la webcam non da segnali, può essere che si sia guastato e quindi non riesce a fornire la giusta corrente per la webcam ma solo quella necessaria per accendere il led? Seconda e più importante domanda. Premesso che sull’alimentatore c’è scritto output 5v 2A ho preso un alimentatore cinese dove si può selezionare il voltaggio. Se seleziono 4.5 V la web non da segni di vita. Se metto 6 o 7.5 V si accende anche se non funziona correttamente e non riesco ad entrare nella configurazione. Mi sono accorto infatti che questo alimentatore universale eroga 1A in uscita. Dopo aver letto il tuo articolo ho capito che devo acquistare un alimentatore da 5v e minimo 2 A… Posso aver danneggiato la web anche per pochi minuti di collegamento con 7,5 V anziché 5V? Grazie mille

  100. Ciao Simone,
    difficile dire dove stia il problema, ma i 7,5V potrebbero aver fatto il danno, purtroppo, falla verificare e una un 5V con minimo 2A

  101. Grazie mille x la velocissima risposta. Acquisterò un alimentatore da 5V 2A sperando di non aver rotto la webcam.
    Sull’alimentatore originale invece si accende solo il led verde ma non fa accendere la web. Può essere come scritto sopra che si sia guastato e non eroga più la corrente necessaria per far funzionare la web ma eroga solo un po’ di corrente che fa accendere il led sull’alimentatore? Più che altro per curiosità tecnica.
    Grazie ancora

  102. Dubito fortemente che sia per questo motivo, secondo me si è rotta la webcam. Ma prendilo come un commento da bar, non ho dispositivi e non ho modo di indagare di più

  103. Ciao Simone,
    se sai usare un tester puoi misurare la tensione in uscita senza problemi, per la corrente devi misurare quanto assorbe il carico che ci applichi, non puoi misurare la massima corrente disponibile

  104. Ciao, mi puoi aiutare a capire che tipo di alimentatore devo trovare per alimentare questa piastra riscaldante?

    Alimentazione: 12V o 24V
    ## Fori di rame placcato
    ## resistenza tra 1,0-1,2 ohm (12V) o 3-3,4 ohm (24V)

    Io ne ho uno di quelli neri con scritto sull’etichetta :
    Input: 220V AC 50/60Hz 10W
    Output: 24V DC 400mA
    Puo andare bene, oppure con che valori lo devo cercare?

    Poi ti volevo chidere le 2 opzioni quanto consumano un watt, o meglio quanto spendo al giorno più o meno, di corrente per alimentare queste 2 resistenze??
    Grazie

  105. Ciao Daniele,
    le piastre scaldano, quindi 24V e 400mA fanno 9,6W, sicuramente è troppo poco, devi chiedere al produttore. Poi fai V x A e hai la potenza in W che se mantenuta per un’ora diventa Watt-Ora

  106. Il mio alimentatore originale (18.5V 120W 6.5A) si è rotto. Posso momentaneamente (2-3 giorni) usare un alimentatore con valori 19.5V , 90W e 4.62A fino a quando non mi viene spedito quello nuovo con i valori esatti? Rischio di danneggiare qualcosa?

  107. No, non farlo, 19,5V è di più dell’altro, rischi di bruciare il dispositivo. A meno che tu non sappi che all’interno c’è un regolatore che supporta tensioni diverse in ingresso. Nel dubbio, aspetta quello sostitutivo

  108. Ciao Francesca per piacere un dubbio:
    ho un faretto a LED alimentato con una batteria 7.4V 2200mAh
    Si può alimentare anche collegandolo alla rete ; sul faretto c’è scritto: DC 7.4-14.8V
    Che caratteristiche devono avere il trasformatore e il caricabatteria?
    Grazie!

  109. Buona sera, vorrei acquistare un power banck per il mio samsung galaxy S3 Neo, ho fatto qualche ricerca su internet e ho trovato che quello con capacità ottimale sia quello da 3000 mAh. Ora volevo sapere se comprando un power bank con capacità superiore ad esempio 6000 mAh potrebbe danneggiare il mio cellulare oppure posso comprarlo per riuscire ad avere più di una carica di scorta. Grazie

  110. Ciao Sara,
    tutti i PowerBank vanno bene per tutti i telefoni con microUSB (tutti quelli degli ultimi anni) perché sono tutti a 5V, la differenzaè nella capacità, più è capace (= più mAh) più volte ricaricherà il tuo telefono prima che si scarichi completamente. Ovviamente più è capace, più è pesante, sta a te scegliere il miglior rapporto prezzo/capacità/peso

  111. Ciao Francesco,
    ho appena acquistato un nuovo smartphone: avevo un Samsung galaxy s3 mini (che continuerò ad usare come secondo cel) con caricabatteria da 5V e 0,7A, e un Motorola Motoluxe (che usavo come secondo cel e ora non utilizzerò più se non saltuariamente) con caricabatteria da 5,1V e 0,85A. Ora ho acquistato un Asus Zenfone Max con caricabatteria da 5,2v e 1A. Col Samsung e col Motorola ho utilizzato anche un caricatore per automobile da 5.1V e 0,7A e un caricatore portatile da 5V e 2A (in più col Motorola a casa ho sempre usato il caricatore del Samsung: un po per comodità a casa, e poi perchè ne ho un altro che tengo sempre a lavoro). Non ho mai avuto problemi di alcun tipo se non che ho appena cambiato la batteria del Samsung perchè il tel cominciava a volte a spegnersi all’improvviso anche quando era ben carico (comunque dopo 1 anno e mezzo dall’acquisto) e al supermercato mi hanno detto che la batteria si stava anche gonfiando. Mi sono imbattuto nel tuo articolo perchè il mio nuovo Asus ha una batteria di lunghissima durata e quindi sono andato subito a controllare voltaggio e amperaggio, i quali infatti sono superiori a quelli dei caricatori che ho già a disposizione. Ho letto che tu hai scritto che il voltaggio deve essere esattamente quello e che l’amperaggio non deve essere minore. Ma, considerando anche che fin ora, pur utilizzando a volte voltaggi che differivano di + o – 0,1V (per esempio utilizzando il Samsung col caricatore per auto) e amperaggi che difettavano di 0,15A (utilizzando il Motorola coi caricatori Samsung), non ho mai avuto problemi, volevo appunto chiederti: in teoria, non sono tollerate nemmeno divergenze così basse? Ciò che mi preme sapere, in ultima istanza è: posso continuare ancora a scambiare i miei caricatori? In particolare, siccome voglio tutelare soprattutto il mio nuovo acquisto, posso utilizzare per caricare l’Asus il mio caricatore per auto, il caricatore portatile e il caricatore Samsung (con un difetto quindi, nel primo caso, di 0,1V e 0,3A; nel secondo di 0,2V; nel terzo di 0,2V e 0,3A)? Se la risposta è no, non posso farlo nemmeno saltuariamente nei casi urgenti?

  112. Sarò breve, che rispondere a tutti i vostri commenti sta diventando un lavoro 😛
    se il telefono lo carichi con un normale cavetto microUSB e l’alimentatore ha una normale porta USB un carica batterie qualsiasi va bene per tutti, se sono i connettori proprietari no e devi comprare l’alimentatore della casa, magari hanno uno stabilizzatore interno che si gestisce i +0,2V, ma non possiamo saperlo.
    Per la corrente, se ha più capacità non c’è problema, se ne ha meno avrai una ricarica più lenta del previsto, nulla di dannoso in entrambi i casi

  113. Solamente il caricatore dell’Asus ha la porta USB. In ogni caso ho solo un caricatore Asus e perdipiù ha il filo corto, non lo utilizzerei per gli altri dispositivi quindi il problema dei +0,2V non si pone. Appurato che la differenza di Ampere non è un problema, si pone solo il problema dei -0,2V nel caso utilizzassi il caricatore portatile con l’Asus. Il difetto, pur così basso, di V può essere un problema?

  114. Ciao Francesco
    Ho un mantenitore di batterie cui è andato perso l’alimentatore, sopra c’è scritto: per batterie 12v / 10-250 ah pb
    Alimentazione 230v – 50 – 60hz
    Nel manuale le specifiche:

    Tensione minima possibile di batteria : 9 V

    Corrente massima di carica: 300 ma

    Corrente massima di scarica:
    100 ma

    Tensione alimentazione:
    230v / 50hz

    Potenza massima assorbita:
    7w

    Io ho trovato 3 alimentatori:
    1 ) 230v ac 50hz
    Output 6V dc 1000ma

    2) 100-240V ~ 0.6A , 50-60hz
    Output 12V 1.5A Max ( 18w max)

    3) ac 100-240V 50/60hz 0.6A max
    Output 15V 1.2A

    Quale andrebbe bene dei tre?

    Grazie!

  115. Così ad occhio direi che non c’è bisogno dell’alimentatore, visto che la “tensione di alimentazione” è 220V 50Hz, come da te indicato.

  116. Il prodotto è un valex life battery , mi hanno consigliato il terzo , sostenendo che alla batteria dovrebbero arrivare 13.8 vdc

    Cosa ne pensi?

  117. Non conosco il dispositivo, rischio di darti un valore errato, portalo in un negozio specializzato e compra quello che ti consigliano
    (PS: leggi l’intestazione dell’articolo)

  118. Ciao Francesco, che alimentatore posso usare al posto di 4 batterie LR14 (mezzatorcia)? I volts dovrebbero essere 6 ma non riesco a capire di quanti Ampere ho bisogno… cioè, quanti ampere sviluppano 4 LR14? Grazie in anticipo

  119. Ciao, volevo sapere se una power banck capacità 1.500 mAh micro USB 5V/800 mAh è compatibile con il mio Huawei P8 e non ci sono rischi a collegarli per caricare il dispositivo fuori casa. Grazie mille se risponderai. Emi.

  120. Ciao Marco,
    purtroppo non è dato sapere quanto possa assorbire, se non è scritto nelle specifiche del circuito ti tocca misurare con un amperometro per scoprirlo

  121. Ciao Francesco, vorrei comprare un power bank per il mio pc portatile . Il problema è che la batteria del portatile non funziona ho provato a comprarla nuova ma niente non carica è un problema del pc. Mi servirebbe un power bank usb che quando va via la corrente il pc rimanga acceso. Sai dirmi se si trova in commercio qualcosa del genere ? Grazie mille

  122. Ciao Francesco, posseggo una consolle da dj che richiede un alimentatore da 6V e 3A, io ne avevo uno di quelli universali che regola solamente il vattaggio e la polarità,in output c’e la seguente dicitura:1.5-3-4-5-6-7.5-9-12; 500mA 6VA(max), l’ho provato sulla consolle ma non si accende, io credo che sia basso l’amperaggio,tu che ne pensi?
    grazie

  123. Ciao Francesco,
    sto sostituendo il caricabatteria del mio vecchio portatile, ne ho trovato uno con gli stessi valori in output ed in input, che differisce solamente per la corrente in input: il vecchio caricabatteria ne ha una di 1.7A, il nuovo una di 1.5A. La corrente in input è importante, o posso procedere tranquillamente con l’acquisto?
    Grazie

  124. Salve…innanzitutto buongiorno vorrei un informazione tecnica…mi sono improvvisato……
    smontando un vecchio antifurto ho recuperato un inseritore che ha due led uno verde e uno rosso…
    Ora la mia domanda è: ho utilizzato un trasformatore di un vecchio rasoio :imput 100-240v/ ac
    50-60hz/6,2w……….output 6v—–dc 600mA….queste le caratteristiche dell’alimentatore
    provando a collegarlo all’inseritore come per magia si sono accese entrambe le lucine…questo perché voglio usarlo davanti la serranda del mio garage come finto allarme in modo da scoraggiare i classici rubagalline…
    La mia domanda è: posso stare tranquillo con questa mia improvvisata o rischio di bruciare i led, il trasformatore o qualcos’altro?
    Grazie..
    PS: non saprei quanti watt sono i led ma sono piccolissimi ….Grazie ancora

  125. Ciao Mariangela,
    l’importante è che i dati di output siano coerenti con il tuo vecchio, se in input consuma meno vuol dire che è più efficiente

  126. Ciao Marco,
    fai aun domanda troppo tecnica e che chiederebbe l’analisi del circuito, ti consiglio di farlo vedere ad un tecnico di fiducia

  127. Buongiorno Francesco,
    avevo bisogno di sapere per quanto riguarda un circuito. Secondo lei una dinamo da 12 w e 9 v riesce a caricare delle batterie da 10 w e 9 v?
    e le batterie riuscirebbero a caricare un motorino da 10 w e 9v?
    Grazie in anticipo.

  128. Ciao Luca,
    abbiamo pochi dati per sapere se il tutto va bene.
    Innanzitutto si deve capire quanta corrente di ricarica accettano le batterie, poi se questa deve essere costante o se può variare, tieni conto che una dinamo fornisce 9V ad una certa velocità, se questa cala, la tensione cala. La batteria da 10W è un dato strano, dovresti avere un valore in Ah per capire quanto è capace. Suppongo tu voglia far girare un motore che consuma un po’ più di 1A, se la batteria è carica lo farà girare per una quantità di tempo pari all’assorbimento del motore/gli Ah della batteria, ma tieni conto che l’assorbimento del motore varia in base ad un sacco di parametri.

    In breve: ti serve stabilizzare la tensione in uscita dalla dinamo, un circuito che carichi correttamente la batteria, sapendo il valore di tensione e corrente massima di ricarica della batteria e poi fare dei test di assorbimento del motore (ipotizzando che la batteria sia da 3Ah e il motore assorba sotto sforzo 1,5A la batteria durerà 1h e mezza)

  129. Grazie Francesco.
    Un’ultima cosa. Le batterie possono essere caricate e allo stesso tempo funzionare?
    Nel caso come faccio a collegare correttamente i fili?

  130. Credo che si possa, la batteria dell’auto funziona proprio così, per la carica credo che basti mettere in parallelo la dinamo e il motore sui poli della batteria, ma non ne sono certo, dovresti chiedere a qualcuno al quale farai vedere tutto il progetto

  131. Grazie ancora!
    Mentre se ho ad esempio un motorino elettrico da 12 w, se collegato ad un alimentatore da 11 w non funzionerebbe, ma se ne collegherei due di alimentatori da 11 w la potenza si addizionerebbe a 22 w, quindi i due alimentatori riuscirebbero ad alimentare quello da 12 w insieme?
    Grazie in anticipo.

  132. salve o comprato la macchina sottovuoto foodvaver in america e la targhetta indica 120v-60Hz- 1.0A devo comprare il convertitore di corrente se compro un AC/AC -150va un adattatore da 200v 50/60Hz OUTPUT : 110 V VA’ BENISSIMO grazie giuseppe della sua risposta.

  133. Ciao Giuseppe,
    l’adattatore deve avere in ingresso 220-250V 50Hz e in uscita 110-120V 60Hz. Attenzione che deve avere almeno 1A in uscita

  134. buonasera Francesco, ho dovuto acquistare un apparecchio tipo vaporella negli Stati Uniti e ho “scoperto” che devo prendere anche un trasformatore che porti il voltaggio da 110 a 220. Ho un dubbio sulla potenza: l’apparecchio ha 1500 watt e qualcuno mi dice che devo prendere un trasformatore per almeno 3000 watt. Mi puoi confermare? Grazie mille in anticipo!

  135. Ciao Andrea,
    la potenza non cambia, anzi, è il parametro a cui fare rifermento.
    1500W a 110V sono 13,7A
    1500W a 220V sono 6,8A

    Quindi devi trovare un adattatore da 220V a 110V che abbia la stessa potenza (meglio un po’ di più) del dispositivo, la differenza è la corrente erogata

  136. Ciao Francesco ho una domanda e spero tu possa rispondermi. Nel corso degli anno ho acquistato vari alimentatori e powerbank per ricaricare gli smartphone. Mi sono anche dotato di un misuratore di corrente USB che si interpone tra l’alimentatore e il cavo USB e mi permette di leggere in tempo reale il voltaggio e l’amperaggio durante la ricarica. Ora tutti questi accessori hanno un voltaggio dichiarato di 5v ma durante la ricarica noto che il voltaggio non è mai esattamente 5v ma a secondo degli alimentatori varia da 4.90v fino a 5.28v. Ciò è normale? C’è forse un range che va da x a y entro il quale sono tutti considerati comunque alimentatori da 5v? Se la corrente esce a 5.28v può danneggiarsi la batteria dello smartphone? Queste eccedenze le ho riscontrate anche sugli alimentatori originali.
    Grazie mille

  137. Ciao, stai tranquillo, il voltmetro che hai comprato non è sicuramente preciso al 100% in più tutti i telefoni al loro interno lavorano a 3,3V e la batteria è da 3,8V, è tutto controllo e stabilizzato.

  138. Ciao, scusa se mi permetto di scrivere ma ho letto la discussione ed avevo proprio bisogno di un esperto di elettronica per capire alcune cose sull’alimentazione della mia console SegaMegadrive. Sempre se vorrai rispondersi o sarai così gentile nell’aiutarmi, per cortesia. Allora sul Sega Megadrive c’è scritto così:

    Il suo vecchio alimentatore originale ha questi voltaggi:

    IMPUT: 220v – 50Hz
    ( considera il trattino in mezzo un ondulato, non trovo il simbolino sulla tastera del pc )

    OUTPUT: 10v – 1,2A 12VA

    Dietro la Console c’è scritto così: RATING: 10V 1.2A

    L’alimentatore universale che uso invece porta:

    IMPUT: 100 – 240Vac 60/50Hz

    OUTPUT: voltaggi di uscita da 5Vdc – 3A fino a 24Vdc ( 1,5A )

    Nelle istruzioni d’uso c’è poi la tabella con tutte le tensioni / Corrente abbinate solo che a differenza del Megadrive che usa 10V – 1,2A l’alimentatore universale usa 10V – 3A. Posso usarlo lo stesso per la Console?

    Ovviamente grazie se mi darai una risposta

  139. Ciao Gianluca,
    come scitto nel post la regola è solo una: l’alimentatore deve avere la stessa tensione [V] del dispositivo e una corrente [A] maggiore o uguale a quella indicata dal dispositivo. per te quindi 10V 3A va bene per la console che è 10V 1.2A

  140. Buongiorno, mi chiamo Armando, complimenti per la chiarezza di esposizione.
    La mia domanda è questa: ho un vecchio alimentatore purtroppo andato rotto con 5,9 V in uscita, trovo ignoro vari alimentatori regolabili a 5V- 6V ecc.. può andare bene una uscita di 6 V o si rischia pur essendoci una piccolissima differenza ? Grazie. Cordiali saluti.

  141. Io sono dell’idea che se qualcosa è stata fatta in un certo modo un motivo c’è, cercherei un alimentatore da 5,9V, anche se sarà difficile da trovare e sicuramente più caro

  142. Buongiorno Francesco! Avrei un dubbio circa l’alimentatore per un dispositivo da poco acquistato: si tratta di una lampada LED 3D che si accende esclusivamente tramite usb (non ha quindi la spina da inserire alla presa al muro). Le caratteristiche sono: Input 100 ~ 240V, uscita: 5V, 0.5A. Siccome mi risulterebbe più comodo poterla collegare alla presa al muro, mi chiedevo se fosse possibile inserire l’usb della lampada nell’alimentatore dell’iPhone senza creare danni (considerando che l’alimentatore dell’iPhone ha un output di 5V e 1A). Dalle risposte date precedentemente e dalla regola di inizio post, mi pare che la risposta sia affermativa, giusto?

    Per lo stesso motivo, per poterla accendere, potrei collegare l’usb della lampada ad un power bank sempre di uguale voltaggio e maggior numero di Ampere?
    Non si creeranno danni alla potenza del LED, indicata con 0,5 watt?

    Grazie mille anticipatamente!

  143. Ciao, Francesco e grazie in anticipo.
    La tua guida è molto chiara. Mi si sta rompendo l’alimentatore del pc (io lo uso senza batteria, direttamente attaccato alla presa). L’alimentatore ha queste caratteristiche:
    Model: adp-90cd db
    Input: 100V-240V 50/60hz
    Output: 19V – 4.74A
    Una ditta vende come modello compatibile questo:
    Input: 100V-240V 50/60hz
    Output: 19V – 3.42A

    Rischio se lo compro? Se puoi, fammi sapere!

  144. Ciao Francesco,
    grazie per l’articolo molto chiaro e perdona la domanda da tonno. Posso caricare un Samsung Grand Neo Plus che ha una batteria da 3,8 V con un Duracell Charger che in output ha 5 V o rischio di far dei danni? Scusa ma leggendo i vari commenti non ho capito se è possibile o no.
    Grazie in anticipo per la risposta.
    Ciao
    Beppe

  145. una domanda , vorrei creare un’impianto usb di alimentazione direttamente nelle 503 , in modo da eliminare i caricatori sparsi in casa , e quindi nella cassetta di casa 503 , avere presa 220 e presa usb che alimenterei con un alimentatore switch da 5v stabilizzato 10 ah … vorrei avere un 3/4 prese massimo in casa usb , e’ fattibile , o avendo un alimentatore whitch da 10ah , potrebbe dare piu’ corrente ai telefoni di quella necessaria e quindi con il rischio di esplosione batteria cellulari ?

  146. Asia,
    la mia rispots è sì ad entrambe le domande. Stessa tensione (5V) e correnti degli alimentatori maggiori

    Rosi,
    non comprarlo, ha troppa poca corrente rispetto a quello vecchio, rivolgiti al produttore originale. Con i nuovi portatili, usarlo senza batteria è una precauzione inutile, se la batteria è carica non verrà sovraccaricata (e se va via la corrente non perdi il lavoro

    Beppe,
    se l’alimentatore originale del dispositivo è uno classico con la presa USB non ti creare problemi, all’interno c’è un sistema che mette a posto la tensione per quel che serve. Da un po’ di anni a questa parte TUTTI i telefoni con connettore micro USB si caricano a 5V

    Daniale,
    come scritto nel post se l’alimentatore dà corrente superiore al necessario, il dispositivo assorbe solo quella necessaria. Attento che Ah è l’unità di capacità di una batteria, non della corrente fornita dall’alimentatore, che è espressa in A

  147. allora intanto grazie per la risposta , come detto vorrei fare un impianto con partenza alimentatore swith 5v o 5ah o 10ah ( quello che trovo prima ) passare in più punti un cavo da 0.5 mm ed infine collegare una porta usb a saldare . posso stare tranquillo nel collegare tablet o smartphone o corto il rischio di bruciarli ?

  148. Ciao Daniele,
    visto che continui a confondere due cose basilari come una capacità con una corrente, ti sconsiglio vivamente di mettere le mani nell’impianto elettrico di casa, così eviti di farti male, di fare danni o di bruciare qualche dispositivo. Chiedi a un elettricista.

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