Quanto mi costa di corrente

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Ho notato che non è chiaro come calcolare quanto costa tenere acceso un dispositivo. Visto che con il costo della corrente in costante crescita, questa è una cosa sulla quale è necessario porre più attenzione del solito, potrebbe essere interessante sapere, a grandi linee, quanto costa un dispositivo che consuma X e viene usato per Y tempo.

Innanzitutto serve sapere quanto pachiamo la corrente. Questa è la prima cosa difficile. Nel contratto abbiamo il costo della componente energia, che non comprende tutta una serie di altri costi accessori, oltre che l’IVA. Senza andare tanto per il sottile, con l’ultima bolletta in mano fate questa cosa.

  • Prendete il totale dell’importo da pagare
  • Togliete l’importo del canone TV che è ben specificato
  • Dividete l’importo ottenuto per il numero di kWh fatturati
  • Avete ottenuto quanto pagate, tutto incluso, il singolo kWh

Lo so, ho incluso spese fisse che non variano con il consumo, ma per il nostro conto va bene così

Esempio

  • Fatturato: 300€
  • Importo canone TV: 20€
  • kWh fatturati: 690

(300€ – 20€) / 690kWh
280€ / 690kWh = 0,405€/kWh

Questo è l’importo che useremo per i nostri calcoli

Ogni dispositivo ha un consumo espresso in Watt. Questo è il consumo istantaneo del dispositivo. In fattura, però, viene fatturato il consumo per il tempo, espresso in kWatt Ora (kWh).

Se un dispositivo consuma 500W e sta acceso per 2h dopo le 2 ore avrà consumato 500W x 2h = 1000Wh = 1kWh.

La formula è facile.

potenza impegnata x tempo = energia fatturata

La realtà è che un dispositivo non consuma sempre la stessa energia e soprattutto non consuma quello che è indicato sulla sua etichetta. Sull’etichetta c’è scritto il consumo massimo al quale potrebbe arrivare. Sull’etichetta energetica invece è indicato un consumo medio in kWh basato su una certa quantità di cicli di utilizzo o di ore di accensione.

Come si fa? Si deve misurare.

Vendono dei dispositivi che si mettono tra la presa a muro e l’elettrodomestico che vogliamo misurare che ci dicono quanto consuma. Vi lascio due link di uno semplice e uno smart (ma lo scopo di questo articolo non è insegnarvi a usarli e configurarli).

Una volta scoperto quanto consuma un dispositivo, dobbiamo capire per quanto tempo rimane acceso nell’anno o nel mese, per scoprire poi quanto consuma e quanto ci costa.

L’esempio più facile è la lampadina. Quando è accesa consuma sempre, ad esempio, 10W. Se io so che questa lampadina la accendo tutte le sere alle 20 e la spengo a mezzanotte, sarà accesa 4h al giorno per tutti i giorni dell’anno.

10W x 4h x 365gg = 14.600Wh = 14,6kWh all’anno

Per sapere quanto costa sulla bolletta, il conto è facile. Si moltiplicano i kWh per il loro costo

14,6kWh x 0,405€/kWh = 5,91€ all’anno

Una TV moderna in stand-by consuma circa 0,5W, ammettendo (semplificando) di non accenderla mai, in un anno consumerà

0,5W x 24h x 365gg = 4.380W = 4,38kWh

Per un costo totale di

4,38kWh x 0,405€/kWh = 2,19€

Per un grande elettrodomestico è più difficile, perché il consumo non è sempre costante durante il ciclo. La lavatrice ad esempio, consuma tantissimo quando scalda l’acqua all’inizio e poi molto meno. Se deve scaldarla a 40 gradi o a 90 fa cambiare considerevolmente il consumo. Con un dispositivo di misura sappiamo, per esempio, che un lavaggio ECO a 40 gradi consuma 0,3 kWh (questo l’ho misurato). Facendo, ipoteticamente 3 cicli per ciascuna delle 52 settimane dell’anno il consumo annuale sarà

0,3kWh x 3 x 52 = 46,8kWh

Pari a un costo di

46,8kWh x 0,405€/kWh = 18,95€

Adesso avete gli strumenti per capire cosa costa circa ogni cosa che accendete, in base a quanto consuma (misuratelo) e per quanto tempo lo usate.

Fate attenzione che i costi cambiano a seconda di quanto pagate la corrente, di mese in mese o di bolletta in bolletta, i contratti sono tutti profondamente diversi, ormai.

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