La neve e le automobili

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Vivo in una città del nord Italia dove ogni tanto, sempre più raramente, capita che nevichi. È successo proprio giovedì 15 dicembre 2022 e per tornare a casa, pur uscendo prima del solito, al posto dei consueti 25 minuti ci ho messo un’ora e mezza.

Sorvolo sulla pessima gestione del Comune di Torino e della Città Metropolitana di Torino (quello che una volta era la Provincia), completamente impreparato, come se fosse una qualunque città del Madagascar dove la neve neanche sanno cosa sia, vorrei soffermarmi su una cosa importante delle automobili, che spesso tendiamo a sottovalutare: gli pneumatici.

(Sì l’articolo giusto è quello, anche se, secondo me suona male)

Gli pneumatici sono l’unico tramite con il quale l’automobile imprime le forze a terra per accelerare, frenare e mantenere la traiettoria in curva.

Il contatto tra lo pneumatico e l’asfalto, con il conseguente attrito che ne deriva, è l’unico modo che abbiamo per gestire il movimento dei veicolo.

Abbiamo 4 pneumatici che toccano l’asfalto per una superficie totale di circa una carta di credito ciascuno, poi, a seconda della larghezza degli stessi la superficie può cambiare leggermente.

Quando questo contatto viene a mancare, perdiamo il controllo e l’auto va dove le pare (no, non dove le pare, ma dove l’inerzia che ha accumulato la porta, e solitamente la porta a battere da qualche parte, che sia un albero, un guardrail, un fosso, un’altra auto o altro)

È necessario che il contatto pneumatico-asfalto sia sempre mantenuto.

Sull’asciutto è tutto facile, se non si esagera

Sul bagnato le cose diventano più complicate, perché all’aumentare della velocità si accumula dell’acqua tra pneumatico e asfalto, acqua che deve essere smaltita. Ed ecco il motivo per cui gli pneumatici hanno il battistrada, quel disegno fatto di tasselli e solchi. Serve per incanalare l’acqua e non perdere mai il contatto con l’asfalto anche sul bagnato.

Non so se guardate la F1, ma loro, che possono fare quanti cambi gomme vogliono, se è asciutto viaggiano con le gomme lisce, se piove, mettono quelle col battistrada scanalato.

Pian piano, con l’utilizzo, le gomme si consumano, il battistrada diventa più sottile e le scanalature diventano meno profonde, lo smaltimento dell’acqua diminuisce, fino ad essere inefficace e poi si genera l’acquaplaning.

L’acquaplaning è quando lo pneumatico non ha più contatto con l’asfalto e viene diviso da esso da uno strato di acqua, a questo punto, qualunque cosa si faccia (sterzare, accelerare, frenare), non avrà effetto sul comportamento della vettura sulla strada. L’ho provato in un corso di guida sicura (cosa che tutti, a scuola giuda dovrebbero fare) e vi assicuro che anche in un posto controllato, non è piacevole.

Prima cosa importante: quando sono esauriti, gli pneumatici vanno cambiati

Se le gomme non sono gonfiate nel modo giusto, oltre ad avere un’usura anomala, la superficie di contatto diminuisce. Solo la parte centrale se troppo gonfia, solo le due parti laterali se troppo sgonfie. Questo fa sì che la resa cala, oltre ad vere un maggior consumo della gomma e di carburante

Seconda cosa importante: la pressione delle gomme va controllate regolarmente.

Poi arriva l’inverno, con il freddo capita di trovare l’asfalto gelato o innevato.

Le gomme normali, dette comunemente estive, iniziano a soffrire.

Sull’asfalto freddo non riescono a scaldarsi e diminuiscono parecchio l’aderenza

Sulla neve, anche se poca, i solchi del battistrada si riempiono e la gomma diventa di fatto una slick, una gomma liscia, che cerca di mantenere stabile un’auto su una superficie molto scivolosa. Poi succede come l’auto davanti a me l’altro giorno che con pochi cm di neve a terra, a 10 km/h non riusciva a fare neanche una rotonda e andava sempre verso l’esterno.

Quando lo pneumatico perde aderenza i sistemi elettronici dell’auto, come ABS (il sistema che controlla la frenata), ESP (il sistema che evita che l’auto vada in “testacoda”) e ASR (il sistema che limita il pattinamento delle ruote motrici in accelerazione) intervengono. Ma se tutti gli pneumatici hanno perso aderenza, non c’è sistema elettronico che tenga, tenetelo bene a mente.

Che si fa?

Si cambiano le gomme e si mettono quelle invernali, che sono sensibilmente diverse. Sulla gomma c’è l’indicazione “M+S” che sta per Mud + Snow, fango e neve.

Hanno una mescola più morbida e scaldano meglio anche su asfalto freddo, ma ovviamente si consumano prima, se non sono tolte in estate.

Hanno un battistrada differente, fatto in modo che scarichi anche la neve a ogni giro completo (guardate una vettura in montagna con le gomme invernali, non la vedrete con il battistrada intuppato di neve, ma sarà molto più libero)

Il battistrada, inoltre, morde meglio sulla neve, lo si sente proprio, e permette di muoversi sia nella neve fresca che in quella compatta. Non fanno le magie, ma salvano. Nei casi più gravi salvano solo le catene.

Ma cambiare le gomme ogni 6 mesi è una rottura di scatole. La coda dal gommista, ci va un posto dove tenerle, poi invecchiano e così via.

Esistono le gomme 4 stagioni, che vanno bene sempre, sono un po’ più rumorose delle estive, durano un po’ meno (dicono, io ci ho fatto 80.000km), se la cavano bene sul bagnato e salvano sulla neve in città, non fanno le magie, ma permettono di impostare una traiettoria, mantenerla, riuscire a rallentare ed evitare di rimanere impatanati in pochi cm di neve. Ovviamente sono meno specializzate delle invernali e non sono eccellenti come quelle specifiche nelle condizioni più difficili.

Terza cosa importante: in inverno, obbligo o no, montate le gomme giuste, che la neve non avvisa, lei arriva e poi uscire da un fosso non è cosa banale.

Da La Stampa del 17/12/2022, in riferimento alla nevicata del 15/12/2022

Una vecchia pubblicità di pneumatici diceva “la potenza è nulla senza il controllo” (la qualità dei video è penosa, non ho trovato di meglio). Anche se avete solo 50CV, se non avete il controllo, è tutto più pericoloso.

Ricordatevi, se c’è poca aderenza l’acceleratore va accarezzato, si devono usare le marce alte per evitare di scaricare troppa coppia a terra che fa perdere aderenza, i freni si devono usare il meno possibile, usando invece il freno motore e, oltre ad andare piano, senza fare gli splendidi, si deve stare molto distanti dalle auto davanti, perché gli spazi di frenata sono enormemente più lunghi del solito.

Montate le gomme giuste, tenetele alla giusta pressione, cambiatele quando sono vecchie.
Se vi bloccate in mezzo alla strada per la neve, perché non avete le gomme giuste, non solo siete voi ad avere un problema, ma lo state generando a tutti quelli che state bloccando. E magari tra di loro c’è un mezzo di soccorso che è ben attrezzato, potrebbe circolare comodamente e deve raggiungere qualcuno, ma non lo raggiungerà, per colpa vostra.

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