Forse è un po’ troppo

Sono a 6 ore di fuso dall’Italia, ma Internet mi permette di seguire, non in tempo reale, perché mentre in Italia è mattina io qui dormo, cosa succede in terra natia. Poi, mentre voi dormite, io scrivo questa roba qui sotto.

Volevo farci un Tweet, ma sono troppe parole e troppa rabbia e non ci sta tutto, ecco arrivare in soccorso l’intramontabile blog, qui da quasi 20 anni (è vecchio pure lui).

Un rapido riassunto di una settimana da brividi, direi.

Hanno firmato il Decreto Sicurezza, boh, il decimo, il ventesimo, non mi ricordo. Pare che viviamo in un paese con problemi di sicurezza enormi, come quelli del centro Africa, dove esci e ti sparano nel 70% dei casi. A me non sembra. Ma da oggi viviamo in uno Stato di Polizia.

Adesso non si può più scioperare, non si può bloccare una strada (se non crei disagio a che serve una protesta?), un immigrato senza permesso di soggiorno non può avere una SIM di operatore italiano (è noto che con una SIM si possa soprattutto delinquere), si va in carcere per molti altri nuovi motivi, alcuni assolutamente insulsi, come la resistenza passiva, cioè, se ti fermi e ti fai pestare, poi t’arrestano pure.

C’è anche una norma specifica contro la Salis, eh, a loro sta antipatica e le hanno fatto una legge apposta, contro quello che dice. Però un certo palazzo occupato che sarebbe da liberare sta sempre lì, eh, gli amici.

In mezzo c’è anche il solito cavallo di battaglia della castrazione chimica, TSO che risulta ancora incostituzionale, ma che fa bene ai sondaggi.

Però alle carceri che scoppiano, nessuno ha ancora pensato, assumeranno personale nuovo, per spingere i nuovi inutili carcerati nelle celle, come in Giappone fanno con i treni della metro.


L’Emilia Romagna è di nuovo sotto l’acqua. Gente che ha di nuovo perso tutto, dopo aver perso tutto un anno fa e ricostruito, con i suoi soldi, visto che niente è arrivato.

Bene, mentre l’acqua è ancora lì, la gente è sui tetti e piange, i politici, all’asciutto urlano, insultano e una parte dice all’altra che non ha speso i soldi che sono stati stanziati, l’altra dice che non sono mai arrivati, si preannuncia già che non arriverà altro.

Ora dovremo farci tutti l’assicurazione contro le calamità. Avete presente cosa succede con le assicurazioni nei posti a rischio elevato? In certi posti l’assicurazione sul furto per l’auto non la fanno, ad esempio.

Intanto la gente ha ancora le mutande bagnate e non ha un posto dove prendere quelle asciutte, forse non ha più una casa, ma loro litigano, asciutti, nei loro completi da 3000€. (Io lo dico da sempre che il valore dell’abito non rispecchia il rispetto delle istituzioni che si rappresentano).


C’è una patologia, che colpisce i bambini, li manda all’ospedale e ha una mortalità elevata: la bronchiolite. Esiste un vaccino. Le regioni del sud hanno debiti a livello di sanità, per questo motivo a queste regioni il vaccino non sarà mandato dal governo centrale (minuscole volute). Alle regioni del nord, invece nessun problema. Se hai un bambino al Sud il vaccino te lo paghi, se hai un bambino al nord, no lo passa il SSN. Che bella l’autonomia regionale, eh? Sulla pelle dei bambini. Ed è solo l’antipasto.


Il ministro dell’interno, ha ammesso in un tweet i respingimenti da parte dell’Italia di navi con migranti verso i lager libici (eh, no, non si può fare), vincendo così una denuncia al tribunale internazionale dell’Aja per violazione dei diritti umani. Lo stesso ministro che, dai canali istituzionali ha sostenuto a livello personale (ehi, quell’account è degli italiani, non tuo) l’ex ministro dell’interno per il quale sono stati chiesti 6 anni di carcere per il sequestro dei migranti su una nave della una ONG Open Arms, che non sono stati fatti scendere per molti, troppi giorni. La Nazione si difende quando un altro Paese ti attacca, armato, per annettere parte o tutto il territorio, dichiarando guerra. No, il video dove lui compare come quando da piccoli si simulano i video dell’orrore con la luce da sotto non l’ho visto.


L’assemblea Generale dell’ONU ha voltato una risoluzione dove si chiede a Israele di lasciare i territori Palestinesi. Ovviamente ha votato anche l’Italia e ha votato NO.

Forse la soglia è stata superata, ma dell’opposizione, neanche l’ombra, l’odore, niente.

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